venerdì 3 dicembre 2010

C’era una volta il tuo essere.


C’era una volta il tuo essere.

“Il più grande sbaglio nella vita è quello di avere sempre paura di sbagliare”.
Elbert Hubbard

E’ come un infinito buco nero.
Inghiotte tutto quello che c’è da inghiottire e lo trasforma nel nulla più assoluto.
E’ incredibile e nefasto come le leggi d’attrazione che governano la fisica moderna accentuano i loro effetti nella psiche umana. Tutto ruota in orbita attorno al nostro inconscio.
La coscienza è solo un illusione che slitta docilmente su binari disegnati dal tempo.
E’ proprio questo il problema.
L’illusione del controllo di se stessi.
Freud lo chiamava “superIO”.
Il filtro che decide ciò che buono e ciò che è male a seconda della nostra formazione socio- culturale - intellettuale. Il guardiano dell’abisso, in un certo senso.
Ci si ritrova ad osservare il baratro in una posizione di predominanza solo prettamente tridimensionale. In realtà è facile fare un passo dove la materia non esiste.
Ti ritrovi nel vortice autopunente, nel ritorno alle origini dove gli istinti vegetano indisturbati.
La linea non è nemmeno così tanto marcata. Sono i pensieri che spingono, le azioni che calcano i ricordi, la consapevolezza di essere il nulla al cospetto del tempo a dettare le regole gioco.
Ti ritrovi a chiederti cosa sia il quella carcassa che ti ingloba dentro.
Ti prostituisci l’anima offrendola alla società moderna, così com’è, nuda e cruda, debole e indifesa.

E’ in quella stanza buia fatta di mattoni riflettenti, che cerchi l’essere te stesso.
In quella stanza passi la maggior parte del tuo tempo.
E le tue lacrime sono la malta, il collante affinché quelle pareti solidifichino ogni minuto, ogni ora , ogni giorno di più.

Stai sicuro. Non lo troverai mai lì dentro il tuo essere. Non ti ritroverai nella tua immagine migliore.

Guarda invece, attraverso quella piccola fessura oramai invisibile e minuta che tutti dimenticano, offuscata dal dolore e dalla malinconia. Quella sottile crepa in quelle maledette mura che di nome fa Speranza.

C’è un universo di luce che non trapela mai se non è scrutato.
Ci sono stelle che attendono il tuo stupore.
Perché di stupore di vive, solo se fa rima con amore.

Salvatore Isidoro